Il 18 maggio u.s. è entrato in vigore il “decreto aiuti” (D.L. 50 del 17 maggio 2022) il quale prevede negli articoli 31 e 32, l’erogazione dell’indennità una tantum pari a 200 euro per i lavoratori dipendenti.
La platea dei dipendenti destinatari è la stessa che beneficia della riduzione contributiva, pari a 0,8%, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (articolo 1, c. 121, della legge n. 234/2021) e spettante in caso di retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedente l’importo di 2.692 euro al mese (35.000 annui) e con l’ulteriore condizione che il dipendente non rientri nelle ipotesi di pagamento da parte dell’INPS del bonus ai sensi dell’art. 32 del decreto in oggetto.
L’indennità di 200 euro spetta quindi ai lavoratori dipendenti che:
Il datore di lavoro erogherà l’indennità di 200 euro nella retribuzione nel mese di luglio 2022 che, come chiarito dall’Inps con le sue prime istruzioni (mess. 2397 del 13.6.22 e mess. 2505 del 21.06.22) s’intendono le paghe di luglio e flusso uniemens che si trasmette all’Inps nel mese successivo.
Il bonus di 200 euro è esente sotto il profilo fiscale e previdenziale.
L’importo erogato:
a) non è cedibile, non è pignorabile e non è sequestrabile;
b) non influisce ai fini dell’accesso a prestazioni previdenziali e assistenziali;
c) non viene modificato e/o riproporzionato in base alla durata del rapporto di lavoro (tempo determinato) né dalla ridotta durata dell’orario di lavoro (part time/intermittente).
Il bonus, anticipato dal datore di lavoro, verrà compensato in sede conguaglio attraverso la denuncia contributiva mensile di riferimento, secondo le indicazioni fornite dall’INPS.
Per avere diritto all’indennità i lavoratori dipendenti devono presentare una dichiarazione al datore di lavoro attestando di non percepire i trattamenti di cui all’art.32 del decreto citato.
In presenza di più rapporti di lavoro occorre fare attenzione perché il bonus 200 euro spetta una volta sola. Nell’ipotesi che più datori abbiano erogato e compensato l’indennità l’Inps, fatte le verifiche del caso, comunicherà a ciascun datore di lavoro coinvolto la quota parte di indebita compensazione per la relativa restituzione e le modalità per il recupero verso il dipendente.
Non appena l’Istituto fornirà ulteriori istruzioni integreremo ove necessario la presente informativa.
La dichiarazione sottoscritta dai lavoratori dipendenti va poi trasmessa all’ufficio paghe per l’elaborazione dei cedolini del mese di luglio.
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